AGGRESSIONE A JOLY: IL CONSIGLIO COMUNALE PER LA DIFESA DELLA LIBERTA’ DI STAMPA E CONTRO OGNI VIOLENZA

Il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto in aula sul caso dell’aggressione ai danni di un cronista, Andrea Joly, da parte di attivisti di estrema destra, di fronte al circolo “Asso di bastoni”, punto di riferimento per Casa Pound.  La discussione in aula era stata richiesta dai consiglieri Scanderebech e Viale.

Ricostruiti i fatti, il sindaco Lo Russo ha ricordato come già due persone siano state denunciate alla Procura, mentre la Polizia Municipale ha verificato l’inesistenza di una richiesta di autorizzazione da parte del circolo per feste di via o accensione di fuochi: accertamenti di eventuali illeciti amministrativi o penali sono tuttora in corso per individuare qualunque eventuale responsabilità. Il primo cittadino ha espresso totale solidarietà con il giornalista aggredito e a tutta la redazione de La Stampa, affermando che questi episodi sono fuori da ogni tollerabilità, un’aggressione che poteva coinvolgere qualunque cittadino. Il sindaco ha poi definito “una vergogna” quanto accaduto, nonché grave e da non sottovalutare, auspicando massima compatezza nella condanna dell’episodio.

Unanime la condanna dell’aggressione, da parte di tutte le forze politiche intervenute, sia pure con sfumature differenti.

Federica Scanderebech ha detto che la libertà di informazione deve essere tutelata, chiedendo che il Comune si costituisca parte civile nel processo, a fianco dei cittadini e della libertà di stampa.

Giuseppe Catizone (Lega) ha espresso condanna per gli atti violenti di qualsiasi provenienza, invitando a intervenire anche contro le manifestazioni non autorizzate o in Borgo Aurora e Barriera dove avvengono fatti altrettanto gravi: c’è un eccesso di democrazia, ha detto, dove nessuno viene mai punito. Tutti sanno cosa sono Asso di bastoni o Askatasuna ma ci si ricorda della loro esistenza solo in occasioni simili, la Polizia Municipale intervenga nei locali che sono fonte di disturbo

Enzo Liardo (Fratelli d’Italia), a sua volta ha stigmatizzato l’episodio, apprezzando le parole del sindaco ma auspicando che la sinistra solidarizzi anche con chi subisce violenze di parte opposta, all’università. Occorre emarginare tutti i violenti, solo così si elimina la violenza politica.

Valentina Sganga (M5S) ha affermato che quanto accaduto deve essere definito per quello che è, un’aggressione di matrice squadrista e fascista e non genericamente un atto violento, deplorando chi tira in ballo situazioni che nulla hanno a che fare con l’argomento. Sganga, ha chiesto lo scioglimento delle organizzazioni che si richiamano al fascismo, a fronte di un governo che tollera le manifestazioni neofasciste e reprime il dissenso giovanile.

Pier Lucio Firrao (Torino Bellissima) ha condannato ogni violenza e solidarizzato con Joly, ricordando come anche i centri sociali e altri soggetti svolgano iniziative non autorizzate.

Simone Fissolo (Moderati) ha ironizzato sul definirsi “spirituale” da parte di Casa Pound, auspicando che le istituzioni e le forze politiche non diano spazio a questi gruppi che si richiamano al fascismo. In quel circolo chi non è antifascista non è il benvenuto, per cui loro non sono i benvenuti qui da noi, ha concluso.

Elena Apollonio (Demos-AD) la condanna del fatto non basta, se si ravvisano organizzazioni che si basano su discriminazione e odio etnico o religioso, oggi qui è necessario chiedersi se non sia opportuno scioglierle. L’antifascismo, ha concluso, è un valore costituzionale, così come la libertà di pensiero ed espressione.

Ivana Garione (Moderati) ha ricordato come tollerare questi episodi significa andare oltre, Casa Pound si distingue per violenza, inutile citare altri gruppi di segno opposto in questa circostanza. Anche i residenti vicino al circolo temono quel gruppo di estrema destra.

Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha sostenuto che non vi è nulla di politico, è stato un atto di violenza, quella violenza che alberga in tutti noi. Per Abbruzzese, tutti dobbiamo sforzarci di non essere indifferenti di fronte alle violenze piccole e grandi e bandire la violenza dalle nostre vite.

Da parte sua Sara Diena (M5S), ha deplorato che solo una parte degli interventi abbiano ospitato alcune parole, non riconoscendo apertamente lo stampo fascista di Casa Pound e dell’ambiente che la ospita. Di quali violenze all’università si parla, si è chiesta la consigliera, ricordando l’aggressione da parte di militanti di gruppi di destra (FUAN e ALIUD) contro una manifestazione per il diritto alla casa. Si costruisce da parte della destra, ha aggiunto, un parallelismo fasullo tra Casa Pound e Askatasuna, che sono realtà basate su valori diversi.

Amalia Santiangeli (PD) ha notato come la violenza non sia sempre solo fisica, ribadendo il sostegno alla democrazia, alla libertà di informazione. Alcuni gruppi, ha detto, hanno incitato ad azioni forti ma serve anche rispetto per la persona, la politica è un valore al quale crediamo e siamo impegnati a difendere la democrazia, ha concluso, senza fomentare ulteriore rabbia.

Silvio Viale (+Europa-Radicali) ha deplorato la violenza, ricordando come in passato questa fosse diventata un elemento costitutivo della politica, Il Consiglio, ha detto, deve dire chiaramente che la violenza è intollerabile da qualunque parte provenga: l’antifascismo militante è solo voglia di menare le mani, c’è stata troppa tolleranza verso le violenze contro TAV o Confindustria. Casa Pound è un movimento fascista che agisce specularmente ai centri sociali, va isolata ogni violenza.

Pierino Crema (PD), ricordando come Asso di Bastoni fosse il nome della prima squadriglia costituita da Mussolini dopo la nascita della Repubblica di Salò, ha affermato che il video dimostra che ci sono atti riconducibili a comportamenti fascisti. Occorre quindi condannare certamente la violenza, ha concluso, ma tenere presente la matrice. Casa Pound aveva attaccato la sede della CGIL a Roma.

In conclusione, è intervenuto lo stesso sindaco Lo Russo ribadendo la matrice neofascista dell’aggressione, ha sottolineato come Torino, decorata di medaglia d’oro al Valor Militare per il suo contributo di sangue nella guerra contro il fascismo, non possa accettare che avvengano simili episodi.

(C.R. /F.D’A – Ufficio stampa del Consiglio comunale)

Pagina aggiornata il 22/07/2024